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Se il primo Regolamento di Polizia Urbana fu deliberato dalla giunta comunale del sindaco Paolo Silva nel 1871, l’atto decisivo che diede il via libera alla storia dei vigili urbani seregnesi fu l’approvazione, con deliberazione del 10 ottobre 1897, del Regolamento per le guardie municipali di polizia urbana nel comune di Seregno con la creazione di due posti di guardia comunale. L’indizione del concorso porta la data del 3 dicembre 1897.
Il 31 Agosto del 1907 fu emanato il Regio Decreto n. 690 Testo Unico della legge sugli ufficiali ed agenti di Pubblica Sicurezza. In esso la guardia comunale fu definita quale organo dell’amministrazione locale alle dirette dipendenze del sindaco, ma anche qualificata come agente governativo. Il successivo Regolamento di esecuzione della legge provinciale e comunale del 1911 riconobbe le guardie municipali come Agenti di Pubblica Sicurezza, seppur limitandosi all’arresto in flagranza di reato.Nel 1913 si registra l’approvazione di un nuovo regolamento di Polizia Urbana, segno del cambiamento dei tempi e del volto della città.
Dal primo dopoguerra fino a dopo la metà degli anni Venti le guardie comunali furono sempre in numero duee l’attività predominante era il rispetto del Regolamento di Polizia Urbana con le contravvenzioni comminate principalmente per l’abitabilità della casa la presenza canina da parte del detentore senza aver munito il cane di un collare e targhetta municipale comprovante il pagamento delle tase comunali. Altre contravvenzioni riguardavano il maltrattamento degli animali da parte dei conduttori. Da queste ammende traspare una Seregno dominata nelle sue strade dal traffico a trazione animale e velocipedi.
All’inizio degli anni trenta il contesto iniziò a mutare e a seguito di uno studio del 1931 per l’eliminazione dei passaggi a livello ferroviario che impedivano un regolare afflusso dei veicoli verso la città emerse la predominanza dei veicoli a due ruote (velocipedi), carri a trazione animale e il traffico dei veicoli a motore termico.

Fino a quegli anni non erano state emanate leggi specifiche che ordinassero il traffico stradale; nella legge comunale e provicniale del 20 marzo 1865 era contenuta la prima disciplina in materia con integrazione nel 1868 aventi disposizioni sulla velocità e il comportamento da tenere da parte dei veicoli trainati da animali e relativa conduzione dei velocipedi. Nel 1905 venne emesso un Regolamento di Polizia Stradale nel quale veniva stabilita la norma generale che nella circolazione i veicoli dovessero mantenere la destra e sorpassare solo a sinistra.. Gli anni di inizio secolo furnono anche quelli dove comparvero i rpimi cartelli indicatori suklle strade; fino al 1895 le uniche notizie e diramazioni erano date al viaggiatore dalle pietre miliari, inadeguarte con l’avvento dei nuovi mezzi di locomozione per la loro velocità. Nel 1909 fecero apparizione i primi cartelli a livello internazionale come il passaggio a livello, curva pericolosa e incrocio pericoloso, ma solo il 18 gennaio del 1929 entrò in vigore un vero e proprio codice della strada che conteneva per la priva volta le norme per i pedoni ai quali si richioedeva di attraversare sulle striscie pedonali per poi essere sostituito da un rinnovato codice nel 1933. Furono queste nuove esigenze e all’aumento della popolazione in Seregno e l’implemento delle attività comunali che suggerirono alle auitorità comunali di riverdere il servizio di vigilanza e con l’arrivo nel 1929 di un nuovo assunto con il compito di organizzare l’attività delle altre guardie cui fu nominato Capo del Servizio di Polizia Urbana. (Arioli Enrico). Nel 1934 venne promulgato con Regio Decreto il Testo Unico della Legge comunale e provinciale, conferendo ai comuniil compito irrinunciabile di istituire servizi di polizia municipale.
Su questa base legislativa nel 1938 il numero dei vigili urbani arrivò alle sette unità e a costituire con l’emanazione di un nuovo regolamento oer il personale addetto al servizio di polizia municipale un Corpo dei Vigili Urbani. Nel 1940 vi fu un’importante revisione dell’attività dei vigili urbani con la suddivisione del territorio comunale in 4 zone ognuna delle quali affidata ad un vigile. Nel 1949 l’organico risultava essere composto da dieci unità, dodici nel 1952, tredici nel 1954, quattordici nel
1958 quindici dal 1960 in avanti. Seregno era al centro di una delle aree a più impetuosa espansione artigianale e industriale con un conseguente aumento del traffico viario sulle vie urbane e interrurbane. Già nel 1957 la prefettura invitò i sindaci della Brianza milanese a studiare metodi e trovare strumenti per controllare l’indiscriminata circolazione dei veicoli a motore evidenziando un nuovo problema di ordine pubblico arrecato dai motociclisti che anche a tarda sera rombavano per le strade provocando malcontento tra i cittadini. Nel 1963 il Comune di Seregno acquisto per la Vigilanza Urbana due Gilera 300, affiancate qualche anno dopo da una BSA 350. Nel 1966 il giorno dell’Epifania il prevosto di Seregno monsignor Gandini, benedisse una sfavillante Fiat 1100 bianco e nera unica ammiraglia dei vigili urbani di Seregno . Alla fine dello stesso anno i veicoli vennero dotati di mezzi radio in collegamento con il Comando tramite un centralino ed entrò in funzione nel 1967. L’anno successivo fece l’esordio il radar tachimentro S-5 trtansitorizzato (il nonno dell’attuale autovelox) terzo in Lombardia dopo Milano e Monza. Nello stesso anno fu approvato il Regolamento Speciale dei Vigili Urbani Nel 1970 con una popolazione di 35.000 abitanti, il numero del Corpo dei Vigili Urbani era di 19 unità. La vita sociale diventa più articolata e complessa. Negli anni settanta e ottanta compaiono con sempre maggior frequenza le notizie di crona nera tra furti, rapine, scippi e il sequestro di persona ai fini dell’estorisione che in tre occasioni interessò anche Seregno. Dilagò nel frattempo un terribile flagello, lo spaccio di sostanze stupefacenti. I vigili urbani di Seregno si videro coinvolti in pieno nell’affrontare questa situazione. Diversi furono gli episodi che videro protagonisti gli uomini del corpo di vigilanza seregnese come le rapine a mano armata, scippi, ladri d’auto e topi di appartamento, oltre ad interventi di ordine pubblico per allontanare le prostitute la cui attività si stava facendo costante e diffusa sulla Valassina. Un altro impegno che si aggiungeva alla attività era la sorveglianza all’uscita delle scuole per garantire la sicurezza degli alunni, sebbene la carenza d’organico. Nel 1977 il numero delle unità saliva a ventiquattro e nel 1986 a ventotto. Nel 1977 il parco mezzi era costituito da tre auto, quattro motociclette, due ciclomotori, sei biciclette e la nuova sala operativa.


Nel 1986 veniva istituita la L.Q. 65/86 sulla Polizia Municipale e con la Legge Cost. 3/2001 e le Leggi Regionali sulla Polizia Locale, l’ultima la n. 06/2015, vi è stata una continua evoluzione sulle competenze della Polizia Locale che hanno coinvolto evidentemente anche il Corpo della Polizia Locale di Seregno con controlli sempre più puntuali, in ambito dell’edilizia e dell’ambiente, dell’annonaria, polizia amministrativa, infortunistica, protnto intervento, polizia giudiziaria e sicurezza urbana.